Fare satira è facile. Farla oggi e farla online, lo è un po’ meno.
Per la corsa alle elezioni presidenziali statunitensi, che si terranno a novembre di quest’anno, è comunque il caso di riportare le somiglianze segnalate dagli utenti del web tra i candidati e gli antagonisti presenti in un noto fumetto made in USA: Batman.
Il Tycoon Donald J. Trump, che concorre per il Partito Repubblicano, è stato accostato ancora a gennaio del 2017 da un giornalista, Timothy Burke, su Twitter (ora X), a Bane.
Il discorso inaugurale dell’ex-presidente risuonò molto simile, sia come parole sia come cadenza, a quello che recitò Tom Hardy – interprete di Bane ne “Il Cavaliere Oscuro – Il Ritorno” di Christopher Nolan – in merito al passaggio di potere dal governo al popolo: “And giving it back to you… [pausa] the people”.
È doveroso sottolineare che gli accostamenti tra i due finiscono con questo siparietto. Trump ottenne la carica di presidente con delle elezioni regolari e democratiche, mentre Bane nel film incitò i ceti più bassi della popolazione della fittizia Gotham a soverchiare l’ordine e impadronirsi con la forza della città. Nulla a che vedere con altri episodi (6 gennaio 2021 a Capitol Hill) nella storia contemporanea degli Stati Uniti per i quali Trump risulta innocente.
All’angolo opposto del ring, l’attuale vicepresidente nell’amministrazione Biden, Kamala Harris, candidata per il Partito Democratico, è stata più volte associata all’antagonista principale dell’Uomo pipistrello: il Joker. Come sappiamo, il mondo virtuale può essere spietato quando si parla di rivalità.
Una cosa è certa: alla rappresentante dem piace farsi riprendere mentre sorride e ride. Tanto che anche Trump l’ha recentemente soprannomina “Laughing Kamala” (siamo sicuri l’abbia definita così in maniera bonaria). Vero è che la risata della Harris ricorda spesso e volentieri quella risata acuta e singhiozzante messa in scena da Joaquin Phoenix – interprete del Joker nell’omonimo film di Todd Phillips – e il suo ampio e caloroso sorriso, talvolta un po’ esasperato, complici gli angoli della boca appuntiti e rivolti verso l’alto, ricordano un po’ quel sorriso a 36 denti dell’antagonista più famoso di Bruce Wayne aka Batman.
Kamala è stata associata anche alla scena iconica del Joker di Heath Ledger – ne “Il Cavaliere Oscuro” di Christopher Nolan – quando, appena uscito da un ospedale (completamente evacuato) di Gotham, preme un detonatore e gioisce ridendo e saltellando della distruzione che diverse esplosioni pirotecniche portano all’edificio per poi salire su un autobus. A segnalare questo parallelismo è l’agenzia di stampa Sputnik India su Instagram che ha ripubblicato un video della Harris la quale, dopo aver lasciato un edificio camminando allegramente, canticchia e ride prima di salire sul bus della sua campagna elettorale.
Anche in questo caso il paragone si limita a gestualità e modi di fare casuali.
È pur vero che la Harris ha svolto il ruolo di carta Jolly per i dem al fine di rimpiazzare l’attuale presidente, Joe Biden, alle elezioni di quest’anno. Biden è troppo anziano per poter essere il candidato sulle cui spalle far ricadere il peso degli USA: serviva un esponente più fresco, al contempo già ben noto e rappresentante sia delle idee del partito dem sia di quelle parti della società statunitense che Trump fatica a conquistare o che in lui vede veramente il cattivo di un fumetto.
Per completare i “cattivi” presenti nella trilogia dei film di Nolan dedicati a Bruce Wayne, si potrebbe accostare Biden, altro personaggio rilevante e onnipresente in questa storia seppur non centrale, allo Spaventapasseri – interpretato da Cillian Murphy – presente dal primo all’ultimo capitolo della saga.
Nella speranza che sotto la maschera da cattivo dei fumetti del prossimo presidente degli Stati Uniti d’America si nasconda in realtà un eroe – o eroina – senza macchia, devoto alla giustizia collettiva e pronto a sacrificarsi per un bene superiore, come l’Uomo pipistrello, ci auguriamo che il periodo pre-elezioni si svolga senza altri colpi di scena come l’attentato a Trump di luglio.